Chi siamo
Il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale si è costituito nel gennaio 1999, in seguito alla nascita della Facoltà di Sociologia presso la nuova Università degli Studi di Milano-Bicocca, con l'obiettivo di promuovere l'eccellenza nell'indagine scientifica sulla società contemporanea e nello studio della teoria sociale.
Nella prima valutazione nazionale della ricerca in Italia (CIVR 2006), il Dipartimento è risultato al primo posto tra le strutture di ricerca medie e grandi nell'area delle Scienze politiche e sociali, con un rating di 0.91 e con il 55% dei prodotti di qualità eccellente. Il Dipartimento ha saputo negli anni mantenere particolarmente alta la qualità della sua didattica e ricerca, dimostrando un'ottima continuità, come testimoniato dagli esiti dell’ultimo esercizio VQR (2011-2014).
Altre più recenti graduatorie del Censis (ultima edizione luglio 2017) confermano la sua posizione ai vertici nel panorama nazionale. Inoltre, anche un’indagine valutativa dell'Unione Europea (U-Multirank 2016) ne evidenzia l'eccellenza, secondo molteplici indicatori di performance relativi a didattica, ricerca, orientamento internazionale e coinvolgimento sul territorio.
Nel 2018 il Dipartimento di Sociologia e della Ricerca Sociale ha ricevuto dal MIUR la qualificazione di Dipartimento di Eccellenza.
L’ampia offerta didattica del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale si contraddistingue per tre aspetti principali:
- il primo è costituito dall’obiettivo di formare figure professionali che siano in grado di interpretare il mutamento sociale a tutti i livelli, utilizzando approcci di ricerca sia qualitativi che quantitativi, e di operare, con un’adeguata strumentazione teorica e tecnica, a supporto dei diversi soggetti operanti nella società. Obiettivo, quest’ultimo, che si concretizza in una marcata presenza, nei diversi Corsi di Studio (da ora in poi CdS), di stage e tirocini che permettano agli studenti di rapportarsi, già nel percorso formativo, con le effettive problematiche delle specifiche collocazioni professionali. In altri CdS sono offerti agli studenti laboratori tenuti da professionisti esterni, che contribuiscono al raggiungimento delle competenze in uscita.
- il secondo si concretizza nella interdisciplinarietà che attraversa i vari percorsi formativi e che fornisce ai laureati e alle laureate le diverse competenze necessarie per inserirsi in un mercato del lavoro frammentato e in continua evoluzione. Tutti i CdS - di primo, secondo e terzo livello (Dottorati), e ancor più i Master – presentano, pur con pesi diversi, oltre alle discipline sociologiche, molte altre discipline: economiche e aziendali, giuridiche, matematiche e statistiche, demografiche, antropologiche, filosofiche, psicologiche e pedagogiche, storiche e geografiche. Il fatto che molti dei docenti di queste discipline afferiscano al Dipartimento stesso costituisce un ulteriore rafforzamento della sua impostazione interdisciplinare e, quindi, un importante punto di forza del suo progetto formativo.
- il terzo è costituito dalla marcata internazionalizzazione dell’offerta che si concretizza in un consistente sviluppo di relazioni internazionali con altri paesi europei ed extra-europei per quanto riguarda le iniziative di scambio rivolte agli studenti/studentesse, ai docenti e ai ricercatori. Ricordiamo che il Dipartimento conta circa 70 accordi bilaterali solo con paesi europei nell’ambito degli scambi Erasmus, fa inoltre parte di centri internazionali come il Inter-university Consortium for Political and Social Research dell’Università del Michigan e l’European Consortium for Political Research dell’Università di Essex. Tali relazioni internazionali hanno permesso agli studenti di usufruire di scambi formativi, di cotutele e di doppie lauree, in particolare nell’ambito dei corsi di laurea Magistrali e dei Dottorati di ricerca.
Nell’ambito della ricerca, il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale si pone, principalmente, due finalità:
- individuare il mutamento in atto nelle società moderne, inserendolo nei processi più ampi e globalizzati di trasformazione sociale, con una particolare attenzione alla realtà italiana ed europea;
- sviluppare schemi interpretativi capaci di leggere, analizzare e affrontare tale cambiamento, in una logica fortemente interdisciplinare.
L'attività di ricerca del Dipartimento prevede una equilibrata fusione di diversi saperi:
- un sapere teorico ottenuto mediante la stretta integrazione di molti ambiti disciplinari delle scienze umane e sociali (economici, giuridici, antropologici, storici, geografici, demografici, filosofici, statistici, politologici, oltre che sociologici) in relazione sia alle ipotesi di ricerca sia agli strumenti applicabili per l'analisi delle società complesse nel loro insieme;
- un sapere fondato sulle conoscenze di scenari e di nodi problematici relativi alle trasformazioni in corso, soprattutto per quanto concerne l'organizzazione di sistemi complessi e del mercato del lavoro, le dinamiche demografiche e familiari, i processi culturali e comunicativi, le problematiche del territorio, del turismo e dello sviluppo locale, le politiche sociali e la trasformazione della democrazia rappresentativa, la gestione dei servizi e dei sistemi di welfare;
- un sapere tecnico mirato a fornire strumenti per la raccolta e la gestione di informazioni qualitative e quantitative, rigorosamente radicate nell'evidenza empirica;
- un sapere pratico teoricamente fondato che offra un insieme di strumenti riflessivi, logici e metodologici (matematica, statistica, filosofia) per affrontare processi decisionali complessi e in continuo cambiamento con soluzioni flessibili e innovative.
In questi ultimi anni, la validità e la vitalità di un tale assetto scientifico hanno fatto sì che il Dipartimento fosse coinvolto, come sede operativa e/o capofila, in molte ricerche di carattere nazionale ed europeo e altrettante consistenti ricerche condotte in conto terzi, specialmente per Enti pubblici.
L'attività di ricerca del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale presenta una marcata impronta interdisciplinare e internazionale, come testimoniano i progetti finanziati dalla Commissione e dall'Unione Europea tra cui:
- FGM-PREV - Towards a Better Estimation of Prevalence of Female Genital Mutilation in the European Union;
- GEMM - Growth, Equal Opportunities, Migration, Markets;
- MARGIN - Tackle Insecurity in Marginalized Areas;
- Ps2SHARE - Participation, Privacy and Power in the Sharing Economy;
- CESSDA-SaW - Strengthening and Widening the European Infrastructure for Social Science Data Archives;
- IMPRESSIONS - Impact and Risks from Higher-end Scenarios:Strategies for Innovative Solutions;
- SAHWA – Empowering the Young Generation: Towards a New Social Contract in South and East Mediterranean Countries.
Diversi docenti hanno ricoperto o ricoprono attualmente ruoli importanti presso istituzioni e associazioni scientifiche nazionali e internazionali (ad esempio come la Presidenza dell' ESA - European Sociological Association e nell' IASSW - e dell’International Association of Schools of Social Work).
Negli ultimi anni, inoltre, si è verificato un aumento del numero di iscritti/iscritte provenienti da altri Paesi dell'Unione Europea: studenti e studentesse che, grazie a diversi programmi di scambio (Erasmus Plus, doppia laurea, co-tutela), trascorrono un periodo di studio presso il nostro Dipartimento.
La particolare attenzione verso la dimensione internazionale si è concretizzata nella partecipazione a reti interuniversitarie come:
- l'European Consortium for Political and Social Research dell'Università del Michigan (USA);
- l'European Consortium for Political Research dell'Università di Essex (UK);
- l'European Consortium for Sociological Research;
- il Network of Excellence EQUALSOC – Economic change, Quality of life and Social Cohesion;
- l'ESA – European Sociological Association.
All'interno del Dipartimento, a conferma della forte inclinazione internazionale, è inoltre presente un'area di formazione, ricerca e azione riguardante la tematica della cooperazione internazionale e dello sviluppo umano sostenibile, organizzata secondo tre sotto-aree: competenze interculturali, mediazione dei conflitti, salute globale. Attorno a tale progetto, si è costituito un network internazionale e transculturale (con capofila il Dipartimento e l'Ateneo) tra Università europee e latino-americane, aperto a collaborazioni con Università di altre aree geografiche.
Attraverso un programma di visiting scholar, da alcuni anni, sono stati così ospitati, senza soluzione di continuità e per tutto l'arco dell'anno, colleghie colleghe stranieri che hanno attivamente collaborato con i membri del Dipartimento attraverso ricerche, progetti, seminari e lezioni. Sempre nel Dipartimento operano inoltre numerosi centri interuniversitari, interdipartimentali e di ricerca dalla spiccata vocazione internazionale che fanno riferimento a specifici gruppi di docenti e ricercatori, impegnati su progetti specifici.