Ambiti di ricerca

Qui di seguito vengono indicate sinteticamente le principali aree di ricerca, che rappresentano i principali interessi scientifici, vale a dire i maggiori settori di analisi empirica e di rielaborazione teorica, sviluppati dai membri del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale:

  • dimensioni del mutamento socioeconomico;
  • dinamiche migratorie;
  • economia e management dell'impresa;
  • diritti umani e cittadinanza;
  • famiglie, generi e generazioni;
  • forme simboliche e strategie mediatiche;
  • forme e dinamiche dei fenomeni turistici;
  • identità e culture collettive;
  • società multiculturali e mutamenti in politica;
  • organizzazioni e società;
  • regolazione e controllo sociale;
  • sviluppo locale, capitale sociale e reti;
  • trasformazioni del lavoro e del mercato del lavoro;
  • trasformazioni del territorio e dell'ambiente;
  • welfaree politiche sociali;
  • cooperazione e sviluppo umano.

 

Anche nel corso del triennio 2018-2020, come nel recente passato, le attività di ricerca del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale si svilupperanno prevalentemente attorno a due grandi direttrici:

  1. l’analisi empirica dei mutamenti in corso nelle società moderne, in particolare italiana ed europea, nel quadro dei più generali processi di globalizzazione e trasformazione sociale;
  2. lo sviluppo di schemi e di strumenti teorici e metodologici che mettano lo studioso di fenomeni sociali in grado di analizzare, comprendere ed affrontare tali mutamenti.

 

Entro questo orizzonte più ampio, il Dipartimento continuerà a promuovere le maggiori aree di ricerca e di rielaborazione teorica che rappresentano gli interessi scientifici più frequentati e sviluppati dai suoi membri e che hanno decretato l’eccellenza e la preminenza del Dipartimento nel panorama nazionale, come testimoniato dagli esiti dell’ultimo esercizio VQR (2011-2014) e dalla recente assegnazione del finanziamento ai Dipartimenti di Eccellenza.

Tra le principali aree tematiche ricordiamo: dimensioni del mutamento socioeconomico; dinamiche migratorie; economia e management dell'impresa; diritti umani e cittadinanza; famiglie, generi e generazioni; condizione giovanile; forme simboliche e strategie mediatiche; forme e dinamiche dei fenomeni turistici; identità e culture collettive; società multiculturali e mutamenti in politica; organizzazioni e società; mafie e organizzazioni criminali; regolazione e controllo sociale; sviluppo locale, capitale sociale e reti; trasformazioni del lavoro e del mercato del lavoro; trasformazioni del territorio e dell'ambiente; welfare e politiche sociali; cooperazione e sviluppo umano.

A fronte di tale pluralità di interessi e temi di ricerca, i tratti unificanti la programmazione dipartimentale 2018-2020 saranno, in continuità con la consolidata tradizione del Dipartimento:

  • l’attenzione ai fenomeni sociali emergenti;
  • il rigore metodologico, nelle sue diverse modalità analitiche (indagini quantitative, ricerche qualitative, analisi secondaria dei dati, analisi testuale ed etnografica);
  • l’attenzione alla dimensione territoriale dei fenomeni studiati;
  • una visione interdisciplinare capace di valorizzare tutte le discipline presenti nel Dipartimento.

 

La disponibilità di risorse aggiuntive assegnate con il Progetto di Eccellenza (da ora in poi PDE), consente di ampliare il quadro di indirizzo generale per il 2018-2020 a una ulteriore e nuova linea di sviluppo del Dipartimento. Un impegno importante e uno sforzo significativo, seppure non esclusivo dell’attività del Dipartimento per il prossimo triennio, sarà, infatti, la realizzazione di parte del PDE, in particolare la costituzione presso il Dipartimento del Center for Advanced Studies on Social Change (CSSC). Il centro ha l’ambizione di diventare il polo italiano, internazionalmente accreditato, per l’analisi del mutamento sociale e per la raccolta, l’archiviazione e l’analisi di dati quantitativi e qualitativi a carattere longitudinale. La costituzione del CSSC rappresenterà peraltro un’importante occasione per i giovani studiosi.

Il Dipartimento continuerà inoltre a promuovere le attività di ricerca in un’ottica fortemente interdisciplinare nella convinzione che tale logica sia richiesta dalla natura e dalla complessità dei fenomeni studiati. Continuerà inoltre l’impegno per il consolidamento del profilo internazionale del Dipartimento, anche sfruttando l’interesse della comunità scientifica nazionale e internazionale nei confronti dei dati longitudinali prodotti con la realizzazione del PDE. Infine, pur ritenendo nel complesso soddisfacente la quantità di pubblicazioni dipartimentali, si presterà grande attenzione al consolidamento e all’incremento ulteriore dell’eccellenza qualitativa già attestata dalle due VQR passate.

In sintesi, il Dipartimento si pone come obiettivi per il triennio:

  1. il potenziamento dell’attività di ricerca, con particolare, ma non esclusiva, attenzione alle fasi di sviluppo del PDE che ricadono nel periodo di programmazione;
  2. il potenziamento della qualità degli output di ricerca;
  3. il potenziamento dei processi di internazionalizzazione;
  4. il potenziamento dell’interdisciplinarietà;
  5. l’incremento delle occasioni di discussione scientifica interne ed esterne;
  6. il sostegno alle attività di ricerca dei giovani studiosi.

 

Una serie di commissioni, figure istituzionali di riferimento o di appuntamenti istituzionali garantiranno il monitoraggio delle azioni avviate per il raggiungimento di questi obiettivi.